Sesso: la maggior parte dei giovani lo fa senza protezione. La Sigo: parlarne in tv fa solo bene

Per il 37% degli adolescenti, quattro su dieci, la prima volta è senza protezione ma solo uno su cinque si confronta con il proprio medico. I giovani scoprono il sesso all’età di 16 anni: il 17% di questi non si pone il problema di spiacevoli sorprese, come la possibilità di incorrere in una gravidanza indesiderata. Ben Il 20% preferisce il coito interrotto.

Questi sono alcuni dati emanati dalla Sigo, società italiana di ginecologia e ostetricia, la quale consiglia di parlare di sessuologia nei programmi più visti dai ragazzi: agli adolescenti viene più facile recepire questi messaggi, quando a pronunciarli sono persone con cui si identificano. Un esempio sarebbe parlarne in un reality.La Sigo ha presentato un progetto educazionale scegli tu con un decalogo da seguire quando in televisione si parla di sessualità quindi per proporre dei modelli ai conduttori dei programmi che si devono confrontare con l’approccio al sesso. Quest’ultimo viene presentato alle volte con imbarazzo e non con la giusta dose medico-scientifica con cui dovrebbe essere presa in considerazione.

L’Italia si conferma agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda la contraccezione specie per la mancanza di volontà a farne uso (53%), l’ignoranza in materia (38%) o l’errato utilizzo (9%). Il 72,9% ha un educazione sessuale insufficiente, solo lo 0,3% delle appena maggiorenni dimostrano di esserne a conoscenza, mentre il 26,5% arriva appena alla sufficienza.

Valeria Dubini, vicepresidente dell’Associazione degli ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani, ha dichiarato:

I ragazzi oggi appaiono più informati rispetto al passato ma in realtà tra loro regna su questi temi la stessa inconsapevolezza che riscontravamo nelle precedenti generazioni. La televisione, con i suoi protagonisti più gettonati, potrebbe costituire una chiave di volta per metterli in guardia dai potenziali pericoli.

Riguardo la protezione a letto si farebbe bene ad utilizzare i profilattici di Lady Gaga, per esempio.

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