I pericoli dei siti pro-ana

I siti pro-ana sono delle vere e proprie trappole per gli adolescenti insicuri, alla ricerca di un appiglio psicologico. Ovviamente, non si può che condannarli nel modo più assoluto.

Veri e propri vademecum che spiegano come liberarsi del cibo ingerito, siti sempre informatissimi su farmaci come lassativi e diuretici, che incitano all’imitazione e all’ammirazione di chi è più bravo a restare giorni senza mangiare.

Purtroppo è molto facile capitarci, le statistiche ci dicono che quasi un sito pro-ana ogni quattro, è da considerare estremamente pericoloso per i consigli deliranti che offrono.

Da una ricerca condotta da Rebecka Peebles della Johns Hopkins Bloomberg, School of Public Health di Baltimora, se ne evince che ben 180 di tali blog e siti, permettono a chi vi accede, l’accesso ai più vari e disparati “servizi”, infatti l’80% presenta applicazioni interattive (come i contatori di calorie), ben l’85% invitano alla magrezza spettrale, l’83% incinta alle diete drastiche, spiegando come poter arrivare a dimagrire progressivamente e sempre di più.

Molti di questi siti inoltre, sono “dialetticamente” violenti, non accettano repliche, né opinioni differenti, pena l’aggressione. Pochissimi autori di blog, ammettono di avere disturbi alimentari, e solo un terzo di questi dà consigli su come venire fuori dal dramma dell’anoressia.

In realtà tutto questo, cela un’ accorata e disperata richiesta d’aiuto. Difficilmente si riesce a parlare di ciò che ci sta a cuore, o che difficilmente accettiamo e di cui temiamo il giudizio, provandone vergogna. Per tanti adolescenti, è difficile infrangere il muro di silenzio che molti adulti, anche se in buona fede, inconsapevolmente erigono.

Internet, invece, il virtuale per eccellenza, ci rende tutti vicini e soprattutto anonimi ed è più facile, se lo si desidera, bluffare sulla propria identità, diventando rifugio e luogo di incontro.

I giovani (spesso giovanissimi), qui si aprono, esprimono i loro sentimenti, si sentono meno soli e spaventati e cercano conforto, invece di utilizzare i tradizionali modelli di cura come la psicoterapia.

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