La mamma di Chris Brown chiede scusa per una frase su Michael Jackson

Chris Brown, cantante R&B, rapper e attore statunitense ha già dimostrato di essere molto bravo a cacciarsi nei guai da solo: l’episodio più significativo che l’ha segnato negativamente, soprattutto per la sua carriera professionale, riguarda la sua ex fidanzata Rihanna, picchiata violentemente dentro la sua Lamborghini, poco prima della serata di premiazione dei Grammy.

Entrambi i cantanti hanno dovuto successivamente annullare l’esibizione.

Ora, anche i parenti di Brown ci si mettono a rendere difficile la vita professionale al cantante. Come la mamma di Chris, Joyce Hawkins, che, su Twitter, ha avuto la splendida idea di condividere questo messaggio:

Michael Jackson è morto in modo che Chris Brown potesse vivere!

Gli intenti ironici di questa frase, non l’ha capiti nessuno, e infatti, le scuse della mamma di Chris, per la frase infelice, non sono tardate ad arrivare, soprattutto nei confronti della famiglia di Michael Jackson.

Chris Brown ha sempre riferito ai media e ai fans che il re del Pop, Michael Jackson, è sempre stato la sua massima fonte di ispirazione. Addirittura, durante i BET Awards, Chris non riuscì a trattenere le lacrime durante la perfomance di Man in the mirror, una delle più grandi hit di Michael (video).

Tutto questo, fino a quando, mercoledì 8 settembre, la madre di Chris ha voluto pubblicare quel messaggio senza senso che ha, ovviamente, scatenato una tempesta di critiche. Il commento è stato rimosso ma la Hawkins non è riuscita a sfuggire, purtroppo per lei, alla valanga di  insulti che le sono piovuti addosso.

Per rimediare, Joyce ha rilasciato una dichiarazione a U.S.A. Today, per cercare di chiarire il significato di quella frase:

Mi dispiace tanto che il tweet sia stato frainteso. Quello che intendevo dire è che Chris è sempre stato ispirato dalla musica di Michael Jackson.

Subito dopo, Joyce Hawkins è tornata su Twitter, per condividere un definitivo messaggio di scuse:

Mi dispiace ma non volevo offendere nessuno.

L’importante è, come nel caso del figlio, capire quando si sbaglia e chiedere scusa finchè si è in tempo.

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