Qual è l’età giusta per fare sesso?

 Qual è l’età giusta per fare sesso? Quando si è giovani la voglia di stare insieme, di provare sensazioni nuove è tanta e spesso è incontenibile. Il momento giusto per fare sesso, è quello nel quale si è realmente coscienti di ciò che si sta facendo. E non vi è una età precisa di riferimento.

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Lady Gaga promuove una campagna contro l’Aids

Non devi avere rapporti sessuali se non ami e non sei amato. Il sesso dovrebbe essere bello, colorato e puoi raggiungere l’orgasmo solo se hai affinità con la persona con cui hai il rapporto.

A dirlo è, strano ma vero ragazzi, proprio lei, la ragazza e cantante più trasgressiva d’America: Lady Gaga. In occasione della promozione del nuovo rossetto Viva Glam, continua la sua campagna di beneficienza per aumentare i controlli contro l’Hiv, soprattutto per le ragazzine più giovani:

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Sesso: la maggior parte dei giovani lo fa senza protezione. La Sigo: parlarne in tv fa solo bene

Per il 37% degli adolescenti, quattro su dieci, la prima volta è senza protezione ma solo uno su cinque si confronta con il proprio medico. I giovani scoprono il sesso all’età di 16 anni: il 17% di questi non si pone il problema di spiacevoli sorprese, come la possibilità di incorrere in una gravidanza indesiderata. Ben Il 20% preferisce il coito interrotto.

Questi sono alcuni dati emanati dalla Sigo, società italiana di ginecologia e ostetricia, la quale consiglia di parlare di sessuologia nei programmi più visti dai ragazzi: agli adolescenti viene più facile recepire questi messaggi, quando a pronunciarli sono persone con cui si identificano. Un esempio sarebbe parlarne in un reality.

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Lady Gaga firma i preservativi per beneficenza

 Sono di tre colori (arancione, rosa e verde) e di tre stili (borchiati, rigati o semplici). Stiamo parlando dei nuovi preservativi di Lady Gaga che ha deciso di mettere la sua firma anche qui, non solo per marketing.

La nuova regina del pop infatti sembra essere molto impegnata nel sociale e questa non sarebbe solo una strategia di vendita ma sembra far parte di un progretto benefico: il ricavato della vendita dei preservativi andrà all’associazione Planned Parenthood, ovvero la Federazione Internazionale paternità/maternità pianificata.

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