Avvicinarsi al bullismo con la street art: la nuova idea di IsayGroup

Cambiare approccio per affrontare il bullismo da un’altra prospettiva. È questo l’obiettivo a cui ha puntato IsayGroup, con un nuovo progetto che è stato lanciato in collaborazione con la Regione Lazio. E prevenire il bullismo significa anche parlarne in uno dei luoghi in cui ci sono più di frequente manifestazioni di questo deprecabile fenomeno sociale, ovvero l’ambiente scolastico.

E IsayGroup ha scelto di contrastare il bullismo con un progetto basato sulla street art, sfruttando tecniche di comunicazione non convenzionale per permettere ai ragazzi di raccogliere la sfida con maggiore entusiasmo. Una campagna che mira a parlare direttamente ai ragazzi, differenziandosi molto rispetto a quelle a cui siamo abituati a vedere e sentire. Come? Coinvolgendo nel progetto ben sei artisti di fama internazionale, che hanno collaborato per garantire un approccio il più creativo possibile nei confronti del bullismo.

E quindi sono stati realizzati sei murales in altrettante scuole del Lazio, in cui sono state raffigurate diverse tra le frasi più facili da sentire quando ci si trova di fronte ad un bullo. Con una piccola variazione, ovvero i puntini di sospensione a metà della frase e il finale coperto da degli adesivi. Sono stati gli stessi ragazzi a rimuoverli per scoprire quale fosse il finale: il messaggio lanciato dall’hashtag #cambiailfinale mette in evidenza come da una frase che inizia in modo negativo si può sempre trovare un finale che abbia un contenuto positivo. Ad esempio “Ti aspetto fuori…”, con il finale alternativo “… per andare a casa insieme”.

E di conseguenza la lotta al bullismo, in tutte le sue forme, diventa anche più creativa, stimolando i ragazzi e usando il loro stesso linguaggio, nei luoghi in cui spesso ci sono atti di bullismo. Un’operazione che non si limiterà ai murales, visto che in programma ci sono anche degli interventi formativi in cui si affronteranno con docenti qualificati tematiche come cyberbullismo e sicurezza su internet. E poi c’è anche un sito dedicato, realizzato in collaborazione con Easy Net, che permette di seguire meglio questo progetto.

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