Skam Italia e le proteste contro TimVision

di Valentina Cervelli Commenta

Negli ultimi tempi TimVision, che si occupava della messa in onda del progetto di Skam Italia è stata duramente attaccata per aver smesso di rendere visibile free questa serie tanto amata: qualcosa che non avrebbe dovuto fare.

Su Twitter in particolare gli attacchi sono stati molto forti, sebbene educati, anche nei confronti di coloro che male informati, tra influencer e giornalisti (o presunti tali, N.d.R.) hanno voluto dire la loro. Quello di Skam è un progetto particolare, una “webserie” che sulla sua distribuzione gratuita e basata anche sui social ha fatto la sua fortuna in Norvegia e quella di chi l’ha portata poi in paesi come la Francia, l’Italia ed altri paesi.

Ogni stato ha infatti una sua versione, amata anche dagli appassionati internazionali del teen drama: in molti da altri paesi hanno protestato per ciò accaduto con Skam Italia, diventato “a pagamento” da questa stagione. Un atteggiamento che va contro quella che è la filosofia del progetto e che ha portato anche creatori ed attori a far sentire la loro voce. Se non si capisce che il problema di questa decisione è la denaturalizzazione dell’intero progetto, allora non si è capito proprio nulla. Non solo, in questo modo si favorisce anche la pirateria di qualcosa che per sua natura non avrebbe mai corso questo problema.

In Italia il problema è che si vuole sempre guadagnare di più senza però dare il giusto: è in questo che langue la falla di TimVision in queste occasioni ed appare assolutamente comprensibile perché si sia inneggiato al boicottaggio nei suoi confronti.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>